La Corte Costituzionale legittima i Comuni ad apportare modifiche in riduzione di consumo di suolo ai PGT anche in carenza di aggiornamento del PTCP

Questa importante sentenza della Corte Costituzionale che è stata emessa nei giorni scorsi (sent. 179 del 16 luglio 2019) ha annullato una parte dell’articolo della Legge 31/2014 che imponeva ai Comuni di fare salvi tutti i Piani Attuativi fintanto che non sarebbe stato modificato il PTR e successivamente il PTCP a cui poi i Comuni avrebbero dovuto adeguare i loro PGT.

La Corte Costituzionale ha dichiarato definitivamente che i Comuni possono e anzi hanno il pieno diritto di poter apportare varianti al proprio PGT purché in riduzione alla possibilità edificatoria, quindi sia per quanto concerne gli indici volumetrici che riduzione di consumo di suolo.

Sono già molti i Comuni che si sono attivati in tal senso pur in mancanza di questa precisazione della Corte Costituzionale, e dopo di questa sentenza sicuramente anche gli altri Comuni provvederanno. Nel caso di specie già il Comune di Monza ad esempio aveva provveduto in tal senso e a nulla sono valsi i ricorsi avverso questo principio.

Questa pronuncia ci dà anche l’occasione per evidenziare che la stessa Regione Lombardia ormai sta procedendo e potrebbe essere emanata a breve una normativa che indurrà necessariamente le Amministrazioni comunali a cancellare o quanto meno ridurre le previsioni di piani attuativi a consumo di suolo nei propri PGT, per cui è quanto mai opportuno che chi ha aree di proprietà inserite in Piani Attuativi che non sono stati ancora presentati all’Amministrazione, vi provveda celermente, onde scongiurare che o per norma di legge o comunque per varianti di PGT queste previsioni vengano vanificate.

Dopo l’orientamento ormai generale di pensare alla riduzione del consumo di suolo come soluzione principale se non unica a tutti i problemi dell’edilizia e dell’urbanistica, ormai l’idea è consolidata in ogni ambito di pensiero culturale, sociale e professionale, per cui anche la normativa tende ad adeguarsi e a creare ulteriore contrazione sia del diritto di proprietà che delle possibilità di vedere nelle proprie aree di proprietà la giusta ed auspicata possibilità edificatoria.

Quindi, è opportuno procedere celermente nel presentare richiesta di sviluppo di piani attuativi, specie se previsti all’interno dei Documenti di Piano dei PGT.

Per ogni ulteriore chiarimento o necessità lo studio è a disposizione.

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